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X-Particles, un plug-in particellare per Cinema 4D

In questi giorni siamo incappati in un plug-in di Cinema 4D per la generazione di particellari 3D che si chiama X-Particles e che è giunto alla sua versione 2.5. Abbiamo effettuato qualche piccolo test per verificarne le potenzialità e per comprenderne il funzionamento.

Ad una prima impressione X-Particles ci è parso molto utile ed efficace. Realizzare particellari all’interno di Cinema è sempre stato possibile, tramite Thinking Particles o più semplicemente con gli Emitter. Tuttavia per ottenere risultati appena al di là di un livello basilare occorreva conoscere XPresso e il suo linguaggio piuttosto complicato di nodi e logiche.
X-Particles semplifica tutto tramite una lista di pulsanti completa ma non complessa. In sostanza, come ogni plug-in che si rispetti, X-Particles fa la stessa cosa che si potrebbe fare anche solo con Cinema, ma in molto meno tempo e in modo più intuitivo.

Fosse tutto qui ci si potrebbe chiedere se vale davvero la pena di passare all’acquisto. Il costo è relativamente basso quindi in ogni caso ne vale la pena, anche se qualcuno potrebbe ovviare al problema sfruttando in compositing le potenzialità di Particular Trapcode per After Effects.
Ma il “costo relativamente basso” diventa costo irrisorio se aggiungiamo un altro importantissimo elemento: X-Particles è anche in grado di simulare i fluidi.
Chi conosce il 3D saprà che stiamo parlando di una cosa tutt’altro che banale. Cinema 4D infatti non ne ha la capacità. Tutt’al più è possibile creare una superficie increspata con un materiale trasparente, in modo da dare l’idea di una massa liquida ma essenzialmente statica. Invece, per realizzare un flusso di liquido che scorre e che si muove dinamicamente, reagendo ad ostacoli o a leggi fisiche (come il vento o la gravità), occorre rivolgersi a software dedicati. Il più famoso è senz’altro Realflow, il cui costo elevato (stiamo parlando di circa 3mila euro) è giustificato da una resa fotorealistica eccezionale, non a caso impiegata anche per la realizzazione dei film hollywoodiani.
X-Particles invece, con i suoi 289 euro di costo per la singola licenza della versione Professional, si propone come valida alternativa per chi ricerca un simulatore di fluidi senza troppe pretese di fotorealismo, ma per risultati comunque molto soddisfacenti.

In questo semplicissimo test (realizzato con la versione demo e che quindi presenta un watermark su tutto il video) si possono notare le dinamiche fisiche che permettono a due sorgenti particellari di scontrarsi tra loro e contro una scritta tridimensionale:

 

Nel secondo video abbiamo invece testato le potenzialità dei fluidi creando un piccolo “mare in tempesta” all’interno di un cubo invisibile:

 

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