Lavorate con After Effects da anni, così tanti che ormai avete dimenticato quale sia stata la versione con cui avete iniziato (non è vero, la prima volta non si scorda mai).
Conoscete a menadito ogni singolo pulsante, ogni icona, ogni minuscola freccia che rivela piccoli e intimi parametri che a stento avete mai cambiato.
Poi, all’improvviso, arriva il giorno in cui scoprite quella funzione segreta che avrebbe potuto farvi risparmiare ore, giorni o settimane trascorsi inutilmente davanti al computer.
Questo è, a grandi linee, ciò che è successo a noi quando stamattina un video di Adobe ci ha rivelato le potenzialità del nuovo tracciatore di maschere integrato in AE CC. Non mi dilungherò ad elencarvi i vantaggi o le applicazioni più comuni (per quello credo che ognuno di noi ricorderà una commissione in cui sarebbe tornato molto utille) ma vi invito invece a seguire con attenzione il filmato qui sotto.
Anche se la maschera non cambia forma (per questo viene definita “rigida”) crediamo che poter avere un tracciatore di movimento che discrimina i pixel partendo dalla forma di una maschera vettoriale sia una funzione estremamente interessante e ricca di potenzialità.
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