Non è un caso che “From 1994” abbia già ricevuto il sigillo “Vimeo Staff Pick”.
La trama di questo cortometraggio è molto semplice ed essenziale, proprio come la storia reale che lo ha ispirato, la tecnica è ineccepibile e una volta ancora abbiamo la prova che un utilizzo attento e curato del MOVI può realmente permettere alle nostre scene di fare un deciso salto di qualità.
Molti di voi replicheranno che il corto è girato con una Alexa M e che con camere come questa viene tutto più semplice, se non altro perchè l’immagine ha una consistenza e un’organicità molto vicine a quelle della pellicola e per questo molto più gradevole di altri segnali digitali.
Vero! l’Alexa, il direttore della fotografia e tutti coloro che si sono occupati della colorazione del materiale hanno fatto un lavoro eccellente, degno di un lungometraggio di qualche regista blasonato ma è la cura per i dettagli che più mi ha impressionato quando ho rivisto il “dietro le quinte” di questo corto.
Il processo pre-produttivo, cosa non così scontata quando si tratta di cortometraggi, è identico a quello di una produzione multimilionaria e i risultati si vedono, sono lì, sotto gli occhi di tutti. Il corto è coerente dal primo all’ultimo secondo, non ha cadute di stile o inciampi di narrazione e lo si segue con interesse e curiosità fino alla fine.
Commuove poi scoprire che il regista sia proprio quel bambino biondo che scorrazza a destra e a sinistra e che sia stata la sua vera madre a scrivere la lettera che sentiamo leggere.
Non so che ne pensiate voi ma trovo che “From 1994” sia un bellissimo gesto d’amore, da madre a figlio, da figlio a madre.
From 1994 – alcune riflessioni
- 30 Dic 2013
- Keyframe" class="author">By Keyframe
- Comments (0)
Up
Rispondi